Canto XXIV Inferno
Luogo
- I personaggi si trovano nell'ottavo cerchio, settima bolgia
Nuovi personaggi
- Vanni Fucci
Peccatori, pena e contrappasso
- In questa bolgia sono puniti i ladri;
- Essi si trovano avvinghiati da serpenti che li mordono di continuo ed a volte si tramutano loro stessi in serpenti;
- Per contrappasso, le mani che hanno usato per appropriarsi di beni altrui sono avvinte dai serpenti; sono costretti a fuggire dai morsi della legge e subiscono delle metamorfosi: come in vita hanno rubato, così ora sono derubati della loro figura umana.
Trama
Dante e Virgilio giungono alla rovina del ponte crollato, tanto pendente da essere impraticabile al vivo; dopo l'iniziale turbamento dei personaggi per la difficoltà della risalita, Virgilio incoraggia Dante e lo aiuta nell'impresa che infine, dopo qualche rischio e molta fatica, li conduce sull'argine della settima bolgia.
Dal nuovo fossato si ode una voce incomprensibile: poiché l'oscurità non permetteva di vedere ciò che accadeva sul fondo, Dante e la sua guida scendono nella bolgia. Il luogo è infestato dai serpenti, con i quali sono legate, dietro la schiena, le mani delle anime peccatrici, i ladri.
Uno di questi, sfregiato tra il collo e le spalle da un serpente, viene incenerito all'istante; ma, dopo qualche istante, riprende le sembianze umane risorgendo dalle sue ceneri. Colui che compie la metamorfosi è il pistoiese Vanni Fucci, che, per vendicarsi della curiosità di Dante, fa una profezia.
Profezia
Vanni Fucci profetizza la prossima sconfitta dei guelfi bianchi, dei quali Dante ne fa parte, nelle guerre che si scateneranno tra pochi anni tra le due fazioni Firenze e Pistoia.