Canto XXIII Inferno
Nuovi personaggi:
- Malebranche
- fra' Catalano de' Malavolti
- fra'Loderingo degli Andalò
- Caifa
- Anna
Luogo:
- Ottavo cerchio sesta bolgia
Peccatori, pena e contrappasso
- Ipocriti
- Piangono mentre camminano appesantiti da manti di piombo e vesti d'oro che li ricoprono fin sopra gli occhi; i farisei del sinedrio sono crocifissi a terra e calpestati dagli altri dannati
- Come in vita non guardarono mai negli occhi ora sono costretti a portare delle cappe sul volto, che li costringe a guardare di traverso; piangono perché l'ipocrisia toglie la gioia del contatto con gli altri; i farisei che hanno fatto crocifiggere Cristo ora sono crocifissi a loro volta
Trama
Dante e Virgilio proseguono camminando in fila indiana, come fanno i frati francescani. Dante ripensa alla scena che si è appena svolta e gli sembra che si conformi perfettamente a una favola di Esopo: quella della rana che invita il topo ad affidarsi a lei nell'attraversare uno specchio d'acqua e poi tenta di affogarlo, finendo per attirare l'attenzione di un falco che li cattura e uccide entrambi. Sentendosi in pericolo, chiede quindi a Virgilio di trovare un nascondiglio dai diavoli che già immagina si siano messi in caccia.
La guida fa appena in tempo a confermare di aver pensato esattamente la stessa cosa che i Malebranche si avventano su di loro. Preso Dante in braccio, Virgilio si lascia scivolare lungo il pendio della bolgia verso quella successiva, come farebbe una madre che vuole mettere in salvo il figlio da un incendio.
Dante e Virgilio si trovano tra gli ipocriti, che incedono lentissimi per la bolgia, schiacciati da pesantissimi mantelli di piombo la cui superficie esterna brilla come se fosse d'oro. Dante spera che Virgilio trovi qualcuno con cui egli possa parlare.
L'accento toscano del protagonista attira l'attenzione di due peccatori, con i quali inizia una conversazione sulla loro condizione. Catalano risponde e fornisce il nome anche del compagno di pena, Loderingo, spiegando che entrambi avevano fatto parte dell'ordine dei frati Gaudenti.
Il protagonista si lancia in un'invettiva contro di loro, quando viene distratto dalla vista di un altro peccatore, che ha una pena diversa: è crocifisso sul terreno e viene calpestato da tutti i dannati. Questi spiegano che si tratta del sommo sacerdote Caifa e che anche Anna, suo suocero, è condannato alla stessa pena. Virgilio si meraviglia della loro presenza.
La guida passa quindi a chiedere informazioni a Catalano su come procedere oltre e questi gli spiega che tutti i ponti sulla bolgia sono caduti col terremoto, di cui aveva parlato Malacoda nel canto precedente. Virgilio si rende conto di essere stato ingannato dal capo dei Malebranche e Catalano lo schernisce, ricordando il nomignolo del diavolo come padre di menzogna. In un accesso d'ira, Virgilio si allontana a grandi passi e Dante lo segue a una certa distanza, procedendo verso la bolgia successiva.