Canto XI Inferno
Nuovi personaggi
- Papa Anastasio II
Luogo
Dante e Virgilio si trovano all'interno del sesto cerchio
Peccatori, pena e contrappasso
- Eretici
- Giacciono in sepolcri arroventati dal fuoco
- Il supplizio dei dannati richiama per analogia quello degli eretici che in epoca medievale venivano bruciati sul rogo
Trama
Dante e Virgilio a causa di un terribile fetore devono fermarsi per dare tempo ai sensi del protagonista di abituarsi. Virgilio ne approfitta per fornire una descrizione dei luoghi e dei peccati che incontreranno da qui in poi: tutti i peccati di malizia. Virgilio distingue i diversi tipi di peccato di malizia, la prima distinzione e tra peccati di violenza e di frode, essendo la frode un'attitudine tipica solo degli esseri umani è punita più in profondità con pene più gravi, mentre la violenza si può suddividere in tre: contro Dio, contro il prossimo e contro se stesso. L'ottavo cerchio è invece racchiude varie tipologie di peccati, elencati in ordine sparso, tutti accumunati dalla volontà che li anima di ingannare il prossimo. Mentre il nono cerchio racchiude i traditori. Infine Dante pone a Virgilio una domanda riguardante i cerchi precedenti: perché quei peccatori non sono puniti fuori dalla citta di Dite? Virgilio risponde che, come stabilisce Aristotele, quei peccati sono classificabili come peccati di incontinenza, che quindi riguardano un momentaneo soccombere dell'uomo agli appetiti, e sono quindi meno gravi. Una seconda domanda, sulla natura peccaminosa dell'usura, da moda a Virgilio di spiegare come, di nuovo secondo Aristotele, l'arte e "nipote" di Dio, in quanto figlia della natura che è a sua volta figlia dio Dio.