Canto VII Inferno



Temi

Applicazione della giustizia divina ai peccati commessi dagli avari e dai prodighi.


Personaggi

  • Dante
  • Virgilio
  • Pluto

Luogo

Dante e Virgilio attraversano il quarto e il quinto cerchio


Peccatori, pena e contrappasso

  • Avari e prodighi
  • Iracondi e accidiosi
  • Avari e prodighi: spingono enormi massi e si insultano quando si incrociano.
    Per la legge del contrappasso il movimento eterno e inutile del rotolare dei massi rappresenta la futilità dell'avidità e della prodigalità dimostrate in vita.
  • Iracondi: immersi nella palude dello Stige e si malmenano tra di loro.
    Per la legge del contrappasso come in vita percossero gli altri ora si percuotono vicendevolmente nella palude fangosa.
  • Accidiosi: sospirano sotto il fango della palude facendo gorgogliare l'acqua in superficie.
    Per la legge del contrappasso come in vita covarono rabbia senza godere della bellezza del mondo, ora non possono più godere della bellezza della parola e dell'aria.

Trama

Nel tentativo di intimorire Dante e Virgilio, Pluto, custode del IV cerchio infernale, invoca l'autorità di Satana ma Virgilio prontamente gli ricorda la vittoria dell'autorità divina sul principe dell'inferno. 

Virgilio dice a Pluto che dovrà piegarsi all'autorità di Dio e lasciarli passare. Superata l'ira di Pluto Dante e Virgilio scendono nel girone degli avari e dei prodighi. In questo girone i prodighi e gli avari sono condannati a combattersi per l'eternità, questa pena segue la legge del contrappasso, infatti prodighi e avari in vita sono stati uno l'opposto dell'altro e ora sono costretti a subire lo scontro con persone che commisero l'opposto del peccato commesso in vita da essi. 

Questa eterna lotta si svolge in una palude ,che i due poeti costeggiano per infine arrivare ai piedi di una torre, e consiste nell'obbligo ,per tutti e due i tipi di peccatori, di far rotolare e spingere macigni enormi in entrambi i sensi del girone a seconda della pena commessa. 

Questi dannati girando nei due sensi opposti sono destinati a scontrarsi. Infine Virgilio discute della fortuna sulla terra che serve all'uomo per la spartizione e l'amministrazione dei beni materiali, la fortuna decide quando i beni devono passare di mano e chi ne deve privilegiare e chi no. Per questo motivo i prodighi e gli avari meritano di essere puniti in quanto in vita non hanno rispettato la volontà divina.


Inserisci qui il tuo testo...

Caberlotto L., Minchio E., Novello G., Tomaello N., Zanon E. 
Creato con Webnode Cookies
Crea il tuo sito web gratis! Questo sito è stato creato con Webnode. Crea il tuo sito gratuito oggi stesso! Inizia